letture 2014 | |
Vittorino Andreoli: Il linguaggio grafico della follia |
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La follia è il grande mistero con il quale Vittorino Andreoli si confronta ormai da decenni. Ma la follia non manifesta se stessa soltanto attraverso comportament fisici inconsulti o produzioni verbali anomale. Anche le creazioni grafiche possono essere rivelatrici se non apertamente di un sintomo comunque di uno stato di affezione e di sofferenza psichica. E' il 1959 quando Andreoli, ancora studente al liceo, accede per la prima Volta all’atelier di Pittura nel manicomio di Verona: in qualche modo comincia a vedere la follia dentro i colori che i pittori disponevano sui loro quadri. Da lì è iniziato un lungo percorso di conoscenza e di amore per i “suoi matti”. Questo volume raccoglie la summa delle sue osservazioni empiriche e delle riflessioni teoriche elaborate in cinquant'anni di professione medica, una vera e propria antologia sul linguaggio non verbale in psichiatria. Disegni , dipinti, “espressioni” che sono al contempo indizio di malattia mentale e arte a tutti gli effetti, nella lettura lucida e partecipe di un grande esperto degli studi clinici internazionali.
VITTORINO ANDREOLI (Verona 1940) è uno dei più autorevoli psichiatri italiani . Tra le sue opere più recenti Pubblicate in BUR: Alfabeto delle relazioni (2005), L’uomo folle (2007), Camice matto (2008), La testa piena di droga (2008).
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